Triduo 3



Iconografa B. Tenore


3 Giorno
Venerabile Rosa Maria Serio
 Al servizio di fratelli e sorelle

VIENI, VIENI, SPIRITO SANTO,
VIENI, LUCE D’OGNI CUORE.
VIENI, SPIRITO D’AMORE
E RINNOVA LA TUA TERRA.

Nella terra degli ulivi,
Rosa entra nel Carmelo.
Dalla Madre prende il nome
per seguire il suo Signore.

Lei nel canto loda Iddio:
Santo, Santo è il suo Nome
per la sua misericordia
vive ogni creatura.

Il silenzio apre il cuore
al bisogno dei fratelli,
d’ogni essere ha cura
perché lodi il suo Signore.

Il rifiuto Rosa non teme,
dalle piaghe del Risorto,
ha imparato a perdonare,
radicata nell’Amore.

Madre amata di Fasano,
la tua terra ancor ricorda.
E per tutti Rosa invoca
una nuova Pentecoste.

Dalla Regola del Carmelo

Nessuno dei fratelli dica che qualcosa è di sua proprietà, ma tutto sia in comune per voi, e si distribuisca a ciascuno per mano del priore, cioè del fratello da lui designato per questo compito, a ciascuno secondo quanto sarà necessario, tenendo conto dell’età e delle necessità dei singoli.

Vi sia, invece, lecito avere asini o muli, a seconda di come lo esigerà la vostra necessità, e qualche [allevamento] di animali o di volatili [come] nutrimento.

Dai Detti della Ven. Rosa Maria Serio

Olio [Profumo] versato è il tuo nome (Ct 1,3). Olio è la carità (Rom 5,4).  E chi rimane nella carità dimora in Cristo (1 Gv 4, 16). Sorelle, spandete l’olio della carità verso il vostro prossimo. Spandete l’olio delle belle virtù. Spandete l’olio dell’amore.
Amate, amate, amate. Chiamate, chiamate, chiamate. Vedete il vostro Sposo, impazzito per amore?  E perché non l’amate?

Silenzio e proposta di meditazione

La Ven. Rosa Maria Serio, educata dalla Parola e dall'esempio dei Santi Carmelitani, particolarmente S. Maddalena e S. Teresa, sapeva che accogliere lo Spirito non è un atto che porta alle estasi, segno piuttosto della fragilità della natura umana. Ma l'incontro con Cristo conduce a maturare scelte concrete di cura e attenzione verso le sorelle, senza escludere la popolazione di Fasano, che ormai era diventata la sua seconda patria.

Nel suo Processo di beatificazione non mancano gli aneddoti che ci regalano qualche piccola istantanea della sua vita. Si sa quanto in Puglia, d'estate, il caldo
 rendeva preziosa l'acqua dei pochi pozzi disponibili e così quando fu promossa ruotara, cioè addetta alla ruota, quindi al contatto con chi bussava alla porta del monastero, Suor Rosa Maria forniva a piene mani l'acqua del pozzo del monastero  a chi gliela chiedeva. Ma la priora, preoccupata dalla siccità, le ordi-nò di non dare più l’acqua ai poveri fasanesi che la elemosinavano.

Sarà stato pure un caso, ma quando si sospesero le forniture per l'esterno il livello dell'acqua del pozzo cominciò ad abbassarsi, mentre quando si riprese a donarla, anche per le preghiere della giovane ruotara, pure le monache riebbero l'acqua del pozzo. E nemmeno gli animali, per i quali, Suor Rosa nutriva molta simpatia, venivano dimenticati. Così anche i passeri non erano dimenticati nella calura estiva. Anche loro avevano bisogno di dissetarsi e per loro la Venerabile amava mettere in giardino una ciotola d'acqua. Piccoli gesti nascosti di vita quotidiana ma che non sfuggirono alle sorelle più attente che li trasmisero.

Col passare degli anni, la carità di Suor Rosa cominciò ad essere conosciuta anche oltre le grate e la gente amava questa monaca di cui poco e nulla conosceva il volto, ma nella quale cercava soccorso nei suoi bisogni materiali e spirituali.

Non bisogna pensare, però, che Suor Rosa Maria fosse attenta solo agli aspetti pratici della vita. Infatti aveva molto a cuore la formazione spirituale delle sue sorelle. Le monache, durante il processo, ricordavano le sue sentite esortazioni, particolarmente di domenica, che rivolgeva alla comunità mentre, per le novizie, aveva escogitato un singolare metodo di correzione. Ogni qualvolta queste commettevano una mancanza era lei ad accusarsi e a farne, anche pubblicamente, la penitenza, mettendo così al bando severità fuori luogo, anche se teneva davvero molto a che le monache vivessero poveramente e non a caso, secondo il capriccio del momento.

La Venerabile aveva saputo coltivare amicizie oltre che con le sorelle con diversi religiosi e preti. Nelle poche lettere rimaste ad un arciprete molto noto, Don Carmine Caporilli, arciprete di Rutigliano, travagliato da timori e scoraggiamenti con piglio sereno la Venerabile scriveva: «Godo che stia bene e, mentre il Signore le ha concesso la vita, le leva ogni timore perché possa fare la carità alle anime. E, quando si sente così travagliato nell’interno, procuri di distrarsi, perché le causa tal cosa la responsabilità che tiene delle anime. Mio Signor Arciprete, chi ha responsabilità lo compatisce e perciò le dico che Dio solleva chi confida in Lui e che alle nostre mancanze supplirà la sua divina misericordia».

La vera mistica cristiana, se nasce dalla Parola e dalla Liturgia, cresce nel discernimento dell'esistenza quotidiana per rispondere al Signore non solo nelle grandi scelte di fondo ma anche in quelle piccole  e concrete che poi danno vita e  trasmettono vita più di tante parole vuote.
Anche attraverso le scelte quotidiane, Suor Rosa è stata capace di trasmettere un goccia dell'acqua viva dello Spirito. Questa concretezza nella docilità allo Spirito è un altro tratto che la carmelitana fasanese può regalare a chi riflette sulla sua vita.

Proposito: Porre un gesto concreto di attenzione e di cura verso un fratello o una sorella.

Sal 145

Alleluia. Loda il Signore, anima mia: +
loderò il Signore finché ho vita,
canterò inni al mio Dio finché esisto.

Non confidate nei potenti,
in un uomo che non può salvare.
Esala lo spirito e ritorna alla terra:
in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni.

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe:
la sua speranza è nel Signore suo Dio,
che ha fatto il cielo e la terra,
il mare e quanto contiene,

Il Signore rimane fedele per sempre,
rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri,

il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri,

egli sostiene l’orfano e la vedova,
ma sconvolge le vie dei empi.
Il Signore regna per sempre,
il tuo Dio, o Sion, di generazione in generazione.

Preghiera finale

O Dio, che hai chiamato la Venerabile madre Rosa Maria di S. Antonio a seguire Cristo nella famiglia del Carmelo, guidaci, per intercessione della Vergine Maria, a vivere della tua Parola e della tua lode ogni giorno della nostra vita. Per Cristo.





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