Origine e fondazione del monastero di Fasano - XVIII sec.


Gradualmente, metteremo a disposizione degli amici e amiche del Blog, materiali d'Archivio talvolta inediti, perché si rendano conto delle ricerche in corso e non solo di lanci ricchi di fantasia sui social per non deformare ed impoverire, ancora una volta, una preziosa memoria di fede per secoli abbandonata, prima che questo Blog provasse a riproporla alla pubblica attenzione. Studiare significa, oltre ad un serio lavoro di ricerca scientifica, rendere poi effettivamente accessibili a quanti sono interessati notizie e materiali di qualità, non solo foto e copertine.



Origine e fondazione del monastero

Ora perché, lode al cielo, si ammira in questa nostra patria di Fasano con stupore anche dei vicini una delle più belle opere ridotta col divino aiuto a tutto punto di perfezione, col rappresentare l’origine, il proseguimento e l’ultima mano della sua perfezione al che, a mio credere, riuscirà non disdicevole ai paesani lettori, nel vedere da quali principi si ebbe un tanto bene nella lor patria e come poi, quasi ad un tratto, sia arrivato a tanto che altri simili non abbia che invidiare e sol rimanga il debito di rendere le grazie al sommo Iddio.




E per non più tenere sospeso chi legge, io parlo del Venerabile Monastero di Religiose di questa terra di Fasano sotto il titolo del glorioso S. Giuseppe e Regola della S. Madre Maria Maddalena de' Pazzi. Il quale, si cominciò con gli auspici del cielo, come or ora si vedrà, non può non dirsi opera gloriosa in questa patria. Eccone intanto il come e il quando.



Racconto di guarigione delle fondatrici e loro vestizione come Terziarie Carmelitane Scalze

Si venera, a cinque miglia da Fasano verso mezzogiorno, devotissima immagine di Maria Santissima detta di Pozzofacete, così chiamata, dall’aver detto la stessa Vergine, le predette parole da più secoli a certi che, ivi, nel medesimo luogo, si affaticavano nello scavarvi un pozzo, quale oggidì si vede nel lato sinistro all’entrare che si fa dentro la chiesa, ampliata dalla pietà fedele de' compatrioti di Fasano e de' forestieri.
E come piena di grazia è stata sperimentata da questo nostro paese che se la prese per Patrona principale e più potente presso l’Altissimo, solenizzandone il giorno festivo con gran concorso di paesani e forestieri, con ogni dimostrazione di devota allegria, nel primo giovedì dopo la Pasqua di Resurrezione.
Da questa miracolosa immagine ebbe il suo principio l’opera gloriosa di cui parliamo nel modo appunto che segue.

Vivevano in questa Terra di Fasano, Francesco Paolo Semeraro ed Angela Pistoia, coniugi di onesti natali e costumi lodevoli. Questi, fra gli altri frutti del loro matrimonio, ebbero quattro figlie, chiamate, l’una Antonia, Vitantonia la seconda, Grazia l’altra, e l’ultima Anastasia, vergini tutte, e quattro d’esemplare ritiro e timorose di Dio.
Ne invidiò l’inferno un tal loro pregio, che si ammalarono tutte e quattro e i Genitori, con dispendio non poco, le condussero e le mantennero per più anni nella sopraccennata chiesa di nostra gran Signora immacolata Vergine Maria di Pozzofacete. Si compiacque alla fine la Gran Signora Vergine Madre di Dio liberare le quattro ricordate Vergini dalla loro malattia.




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