Le Sorelle della Venerabile - Madre Benedetta e Michela


Madre Maria Benedetta dello Spirito Santo 
(Grazia Serio)
madre Michela della SS. Trinità (Serio)

Madre Maria Benedetta dello Spirito Santo (Serio) nacque ad Ostuni il 15 ottobre del 1687 e fu battezzata come Grazia. Prese l’abito carmelitano a Fasano il 1 Gennaio 1704 e in esso rivestì molti uffici, tra cui anche quello di priora, dal 1729 al 1738, portando avanti la raccolta dei ricordi e della causa di beatificazione della venerata sorella Rosa Maria.

Dal Carmelo s. Giuseppe di Fasano, il 15 ottobre 1730, partirono le fondatrici del
ex Chiesa del Monastero di Ostuni
Carmelo di Ostuni, dedicato per volontà del fondatore don Giovanni Battista De Benedictis, a S. Maria Maddalena de’ Pazzi, guidate dalla madre Maria Benedetta dello Spirito Santo (Serio), sorella maggiore della madre Rosa Maria, madre Maria Vittoria di S. Giovanni (Siavi), con suor Giacinta di S. Carlo (Schisani, prima priora della nuova fondazione), suor Arcangela di S. Leonardo (Marzolla), prima maestra, che rimasero definitivamente nel Carmelo di Ostuni come si racconta nell'atto di fondazione.

Di madre Arcangela esiste una bella testimonianza sulla Venerabile Rosa Maria che aveva personalmente conosciuto e che aveva anche assistito nei suoi ultimi anni come infermiera.

Queste madri avviarono e guidarono il gruppo delle prime sei giovani ostunesi che si erano riunite dall’8 gennaio 1730, vestendo l’abito carmelitano in duomo: suor M. Luchina di s. Teresa (in seguito priora), di anni 20; suor Maria Benedetta di S. Maria del Carmine, di anni 18; suor Maria Michela di s. Luca, di anni 24; suor Maria Maddalena di s. Cono, di anni 20; suor Rosa Maria di s. Antonio, di anni 25 e suor Maria Bernarda di s. Francesco da Paola, di anni 21.


Il 1741 cominciarono seri problemi nel Carmelo di Fasano, a causa di alcune monache poste in convento dalle decisioni familiari che, con il supporto di qualche ecclesiastico, prima emarginarono e poi imposero dure prove alle sorelle Serio, madre M. Benedetta (già priora) e madre Michela della SS. Trinità (1699-1749; già economa e formatrice per molti anni).

Le Sorelle della Madre Rosa, per volere di chi voleva una vita più comoda e tranquilla e preferiva cancellare la memoria della Serva di Dio, furono spostate nel monastero di Clarisse, S. Chiara di Noci, dove, malgrado tutte le angherie subite, rimasero fedeli fino alla morte alla chiamata ricevuta, alla loro vocazione e alla memoria della Rosa Maria .

Il loro ricordo sia in benedizione per tutte le notizie che ci hanno trasmesso sulla Madre Rosa Maria e per la loro determinazione dinanzi a chi abusò del proprio potere ecclesiastico per fini meschini e personali.

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