giovedì 9 luglio 2020

Dei Mater alma - Messina

Venendo dalla Terra Santa, 
i carmelitani 
ebbero a Messina 
il loro primo "luogo" 
in Europa nella prima metà
del XIII secolo.
In attesa della Madonna del Carmelo, 
invochiamola con l'Ave Maris Stella!

mercoledì 8 luglio 2020

sabato 9 maggio 2020

Ven. Rosa Maria Serio - Iddio li dia lume

                      Iddio li dia lume
                                    da una Lettera della Ven. Madre


Iddio li dia lume
di fare tutto quello,
che sarà per la salute
delle anime loro.




Proteggimi, Signore,
dalle mani degli empi,
salvami dall’uomo violento:

«Tu sei il mio Dio;
ascolta, Signore,
la voce della mia preghiera».

Signore, non soddisfare
i desideri degli empi,
non favorire le loro trame.

So che il Signore
difende la causa dei miseri,
il diritto dei poveri.

Salmo 139
Musica di Concetta d'Urso

9 Maggio Nascita al Cielo della Madre Rosa Maria

         
Riproduzione di vera incisione d'epoca,
non da foto incorniciata,
della Madre Rosa Maria
(Collezione privata)

             
          Si sollevi e confidi in Dio

Le anime tribolate trovavano in lei un saldo rifugio. Pratica e concreta, sapeva scrutare situazioni che potevano derivare da condizioni di temperamento o di depressione e così non esitava a raccomandare: «Quando si sente così travagliato nel’interno, faccia in modo di distrarsi». 
Con un pizzico di arguzia non mancava di fare segno alla situazione di priora di una comunità numerosa e non sempre pacifica, ancorata sempre però nella sua radice, nella confidenza in Dio: «Chi ha responsabilità, la compatisce e perciò le dico che si sollevi e confidi in Dio».


                         Da una Lettera della Ven. Rosa Maria
                                                           Concetta D'Urso


Quando, negli ultimi anni della sua vita, più dura era diventata la sua vita, continuava a ripetere ai suoi amici di «confidare nel sangue del nostro amato Sposo, come diceva S. Caterina», dichiarando di dimorare «Nel cuore sacrosanto del Crocefisso», unico vero gioiello che voleva donare a tutti coloro che amava.



venerdì 8 maggio 2020

Com'era la Madre Rosa Maria? .3

           


         L'amoroso Sposo Crocifisso

La sua salute fu spesso precaria e non solo la sua anima si ritrovava nell’aridità e nel dubbio della fede ma anche il corpo non la sosteneva. Senza farsi di se stessa un concetto troppo grande, confessava umilmente la sua pesante situazione di salute alle persone di cui si fidava: «Io poi mi trovo al solito e perché così mi vuole Iddio, faccio la sua Santa volontà. Già fa un anno che mi ritrovo assettata in una sedia senza poter mettermi a letto. L’unico mio riposo è l’agonia del mio Cristo e così mi trovo anima purgante». 



Fidarsi del Signore quando le cose vanno bene, lo spirito è consolato è semplice. Ma fidarsi del Signore quando ci si sente come in purgatorio, tribolata nell’anima e bloccati nel corpo, è una testimonianza che contraddistingue i discepoli. Avrebbe potuto pregare per la sua salute o chiedere ad altri di farlo. Semplicemente una cosa chiedeva al Signore, che Lui, «l’amoroso Sposo Crocifisso»,  le rimanesse vicino e che lei non lo abbandonasse mai, nemmeno nello scoraggiamento e nell’apparente fallimento delle sue umane speranze.



giovedì 7 maggio 2020

Com'era la Madre Rosa Maria? .2

          

       Per conoscere il vero amor di Dio

Persona di notevole esperienza, non si faceva illudere da atteggiamenti pii e devoti che poi si rivelavano impastati di ipocrisia e vanità. 
A suoi tempi e non solo, non mancavano personaggi dal buon tratto umano che, meglio conosciuti, si rivelavano capaci di trarre in inganno persone troppo semplici e di scarse conoscenze. 
Così non esitava a sostenere: «Ho già capito che il Signore l’ha fatto arrivare a conoscere l’inganno del demonio che, sotto specie di spiritualità, cerca ingannare quella povera creatura. Amico mio, per conoscere il vero amor di Dio, altro non ci vuole, se non il vedere se la persona desidera il disprezzo di se stesso e tutte le cose le attribuisce a Dio e agli altri Santi». 


E’ un criterio ben conosciuto in tutta la storia della spiritualità: chi cerca la pubblicità, le grandi dichiarazioni, i palcoscenici, è molto difficile che sia persona “spirituale”. Aggiungendo che non sono veri discepoli del Signore «quelli che vanno trovando profezie, fervori e altri inganni del demonio». Alla scuola di Giovanni della Croce questo era l’austero cammino per il quale incamminava le sue figlie e i suoi amici.