venerdì 31 dicembre 2021

O umiltà del mio Dio!

 



1 Gennaio 2022

La mattina, appena ritiratasi dalla S. Comunione,
stese le braccia a guisa di chi in esse riceve un Bambino;
E stando fuori di sé per l’amore di quel Divino Infante,
che non solo l’aveva favorita con venire dentro al suo petto 
nell’Ostia consacrata,
ma ancora nelle sua braccia..- ,
tutta infuocata nel volto e piena di ammirazione esclamava:

O umiltà del mio Dio!
Il Creatore creatura!

E così dicendo si trattenne per un lungo spazio di tempo.

venerdì 24 dicembre 2021

Santo Natale del Signore 2021

 

Santo Natale del Signore 2021


Pupi moderni di Dario De Micheli, in presepe di pastori antichi della tradizione pugliese



«Avendo un altr’anno passato tutto il giorno, contemplando nella sua solitudine i benefizi ricevuti dal Creatore dall’ora della sua nascita sino a quel dì, fu tale la piena dell’allegrezza che le inondò il cuore che non potendo più trattenersi ne’ recinti della sua cella, si portò nel luogo della

comune ricreazione, dove stavano adunate tutte le Religiose, acciocché fossero anch’esse partecipi di quell’interno giubilo che sperimentava in se stessa.

Fattasi portare una chitarra, incominciò a suonare e a cantare una lode in onore del Donator d’ogni bene. Disposte poi le Religiose in circolo, comandò loro che ballassero con Gesù che è tutto amore. Mentre quelle ballavano ed ella suonava, all’improvviso lasciò la chitarra e tutta estatica entrò in mezzo alla danza e ballando diceva: "Paradiso! Paradiso!" e dopo di aver più volte replicato quella parola Paradiso, quasi che fosse angusta la sala in cui danzavano, si diè a girare per i corridoi, dicendo: "Suonate, che suonano gl’Angioli! Ballate, che ballano le Vergini!"».

E tale tradizione, probabilmente ispirata agli usi delle Scalze, rimase nei Monasteri Carmelitani tanto di Fasano che di Ostuni.


UN AUGURIO DI UN BUON NATALE

NELLA GIOIA DEL SIGNORE!



martedì 7 dicembre 2021

L'Immacolata delle Clarisse di Noci


                    Tota Pulchra es Maria 




 

La Venerabile Madre Rosa Maria, nel Carmelo S. Giuseppe ebbe varie sorelle, tra cui madre Maria Benedetta dello Spirito Santo (Serio) che fu priora e portò avanti la raccolta dei ricordi e della causa di beatificazione della venerata sorella, oltre a fondare il Carmelo S. Maria Maddalena de’ Pazzi ad Ostuni, e madre Michela della SS. Trinità, economa e formatrice per molti anni.

Per i noti problemi del Carmelo di Fasano, dal 1741, a causa di alcune monache poste in convento contro la loro volontà, le due sorelle della Madre Rosa furono prima emarginate. Successivamente, poi, furono trasferite tra le Clarisse del Monastero S. Chiara di Noci. Qui ebbero un comportamento esemplare e avranno spesso pregato dinanzi a questa immagine dell'Immacolata del XVIII sec., che offriamo a quanti seguono questo Blog.

Si tratta di una bella statua lignea, che si trovava nel Monastero, e ora è stata  riconsegnata al culto nella chiesa del Carmine di Noci, ad opera della Confraternita Maria SS. Addolorata. Da poco è stata elegantemente recuperata e restaurata, con ripristino della nuova pedagna in cartapesta, considerato che l'originale era stato perduto.



Il loro ricordo sia in benedizione per tutte le notizie che ci hanno trasmesso sulla Madre Rosa Maria.