Gradualmente, metteremo a disposizione degli amici e amiche del Blog, materiali d'Archivio, talvolta inediti, perché si rendano conto delle ricerche in corso e non solo di lanci ricchi di fantasia sui social per non deformare ed impoverire, ancora una volta, una preziosa memoria di fede per secoli abbandonata, prima che questo Blog provasse a riproporla alla pubblica attenzione. Studiare significa, oltre ad un serio lavoro di ricerca scientifica, rendere poi effettivamente accessibili a quanti sono interessati notizie e materiali di qualità, non solo foto e copertine.
Origine e fondazione del monastero
Ora perché,
lode al cielo, si ammira in questa nostra patria di Fasano con stupore anche
dei vicini una delle più belle opere ridotta col divino aiuto a tutto punto di
perfezione, col rappresentare l’origine, il proseguimento e l’ultima mano della
sua perfezione al che, a mio credere, riuscirà non disdicevole ai paesani
lettori, nel vedere da quali principi si ebbe un tanto bene nella lor patria e
come poi, quasi ad un tratto, sia arrivato a tanto che altri simili non abbia
che invidiare e sol rimanga il debito di rendere le grazie al sommo Iddio.
E per non
più tenere sospeso chi legge, io parlo del Venerabile Monastero di Religiose di
questa terra di Fasano sotto il titolo del glorioso S. Giuseppe e Regola della
S. Madre Maria Maddalena de' Pazzi. Il quale, si cominciò con gli auspici del
cielo, come or ora si vedrà, non può non dirsi opera gloriosa in questa patria.
Eccone intanto il come e il quando.
Racconto
di guarigione delle fondatrici e loro vestizione come Terziarie Carmelitane
Scalze
Si venera, a
cinque miglia da Fasano verso mezzogiorno, devotissima immagine di Maria
Santissima detta di Pozzofacete, così chiamata, dall’aver detto la stessa
Vergine, le predette parole da più secoli a certi che, ivi, nel medesimo luogo,
si affaticavano nello scavarvi un pozzo, quale oggidì si vede nel lato sinistro
all’entrare che si fa dentro la chiesa, ampliata dalla pietà fedele de' compatrioti di Fasano e de' forestieri.
E come piena
di grazia è stata sperimentata da questo nostro paese che se la prese per
Patrona principale e più potente presso l’Altissimo, solenizzandone il giorno festivo con gran concorso di paesani e forestieri, con ogni dimostrazione di
devota allegria, nel primo giovedì dopo la Pasqua di Resurrezione.
Da questa
miracolosa immagine ebbe il suo principio l’opera gloriosa di cui parliamo nel
modo appunto che segue.
Vivevano in
questa Terra di Fasano, Francesco Paolo Semeraro ed Angela Pistoia, coniugi di
onesti natali e costumi lodevoli. Questi, fra gli altri frutti del loro
matrimonio, ebbero quattro figlie, chiamate, l’una Antonia, Vitantonia la
seconda, Grazia l’altra, e l’ultima Anastasia, vergini tutte, e quattro
d’esemplare ritiro e timorose di Dio.
Ne invidiò
l’inferno un tal loro pregio, che si ammalarono tutte e quattro e i Genitori,
con dispendio non poco, le condussero e le mantennero per più anni nella
sopraccennata chiesa di nostra gran Signora immacolata Vergine Maria di
Pozzofacete. Si compiacque alla fine la Gran Signora Vergine Madre di Dio
liberare le quattro ricordate Vergini dalla loro malattia.