6 Agosto
Nascita al Cielo della
Ven. Madre Rosa Maria
Anche per questo 6 Agosto, abbiamo la gioia di presentare agli amici e amiche della Madre di Rosa Maria, una rara incisione ritrovata provvidenzialmente e che il proprietario ha condiviso solo con noi.
Come è noto dalle stampe settecentesche, dette della Vera effigies della Serio, si conoscono alcuni dettagli che caratterizzano la Madre Rosa Maria, oltre all'abito carmelitano completo o meno di cappa.
Il primo dettaglio è la ferita del costato, di frequente associata alle stigmate nelle mani.
Il secondo dettaglio è un accenno di corona di spine sotto il velo, quindi, come indice di penitenza, occultata agli estranei, ma nota alle consorelle. Tale segno non è consueto nell’iconografia di altre monache/beate/sante carmelitane. In S. Caterina da Siena, infatti, è utilizzato e da lei è passato a S. Maria Maddalena de' Pazzi. Ma, per entrambe queste Sante, la corona è posta sopra il velo.
Infine, è nota un’incisione tardiva della Serio (cm 13x9) destinata alla devozione privata ad opera di Pietro Leone Bonbelli, bulinista e stampatore (1737-1809) attivo a Roma. In essa la Venerabile è effigiata a mezzo busto, non più in contemplazione del Crocifisso che addirittura è scomparso. Il volto è scavato, la corona di spine è posta sotto il velo. Le mani sono segnate da stigmate e da una ferita a forma di croce sotto il cuore (riportata nella Vita del Gentili del 1739). Questa incisione fu più volte ristampata in Ostuni anche all'inizio del XX secolo. E tra la popolazione fu l'immagine più diffusa fino ai nostri giorni.
L'incisione settecentesca da poco recuperata, di proprietà di un privato, identificata degli esperti consultati, gentilmente concessa in esclusiva a questo blog, è un unicum, nella storia delle incisioni della Serio. Non è noto l'incisore, ma si trattò di un artista sicuramente esperto, dotato di una mano sicura ed elegante. Particolarmente dolce ed espressivo appare il volto della Venerabile con le caratteristiche descritte nella Vita insieme alle tre note caratteristiche della Serio: la ferita del costato, le stigmate nelle mani e la corona di spine sotto il velo. Particolare anche la cintura, piuttosto simile ad una corda rispetto alla classica cintura di cuoio tipica dei carmelitani. I tre segni principali sono arricchiti dalla doppia fiamma, segno dello Spirito Santo donato a suor Rosa Maria di S. Antonio.
Elemento particolare è la pseudo-attribuzione a S. Maria Maddalena de' Pazzi che, d'altra parte non ha mai simili caratteristiche iconografiche. La cosa non deve stupire, essendo ben nota agli esperti, né si tratta di un semplice errore. Infatti sono noti casi, come per S. Caterina de' Ricci, nei quali, quando il processo canonico si trovava in difficoltà, si faceva circolare l'immagine della possibile Venerabile sotto il titolo di una Santa riconosciuta. Si ipotizza che questa immagine sia stata realizzata dopo il blocco del processo nel 1759 e il 1797, occasione del nuovo tentativo di riapertura della causa, e potrebbe essere il prototipo delle incisioni otto-novecentesche ancora presenti in Puglia che, però, a distanza di secoli, riportano il nome della vera persona effigiata, la Ven. madre suor Maria Serio.
Ringraziamo ancora una volta la Provvidenza che ha voluto regalarci nuovamente, un piccolo segno della storia di questa sorella che è stata molto conosciuta e stimata nel contesto del Mezzogiorno d'Italia e in Puglia particolarmente, dal 1700 fino al XX secolo.
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