Per conoscere il vero amor di Dio
Persona
di notevole esperienza, non si faceva illudere da atteggiamenti pii e devoti
che poi si rivelavano impastati di ipocrisia e vanità.
A suoi tempi e non solo,
non mancavano personaggi dal buon tratto umano che, meglio conosciuti, si
rivelavano capaci di trarre in inganno persone troppo semplici e
di scarse conoscenze.
Così non esitava a sostenere: «Ho già capito che il
Signore l’ha fatto arrivare a conoscere l’inganno del demonio che, sotto specie
di spiritualità, cerca ingannare quella povera creatura. Amico mio, per
conoscere il vero amor di Dio, altro non ci vuole, se non il vedere se la
persona desidera il disprezzo di se stesso e tutte le cose le attribuisce a Dio
e agli altri Santi».
E’ un criterio ben conosciuto in tutta la storia della
spiritualità: chi cerca la pubblicità, le grandi dichiarazioni, i palcoscenici,
è molto difficile che sia persona “spirituale”. Aggiungendo che non sono veri
discepoli del Signore «quelli che vanno trovando profezie, fervori e altri
inganni del demonio». Alla scuola di Giovanni della Croce questo era l’austero
cammino per il quale incamminava le sue figlie e i suoi amici.
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